Stolta la compassione
e stolti i compassionevoli,
facile preda di lupi famelici
e disperati che si mordono la coda
pur di mangiare,pur di prevalere,
pur di dominare sui popoli,
sulla religione
usando mezzi propri e impropri
in nome di Dio.
Stolta la compassione,
come la tempesta aiuta e offende
la dignità dell'essere
che si vergogna,umiliato
dalla sua stessa dignità
che si ribella e ringrazia,
ma si sente per ciò
un nulla che avanza
nella coscienza confusa.
Stolta la compassione
magnificenza di nobili intenti,
stolti i compassionevoli
portatori di sincero amore
che viene da oltre alti cieli…
Fraterno amore che viene
da l'alto del monte Golgota,
sudario della croce
bagnato dal sangue
della stessa umanità
che martirizza se stessa,
inconsapevole,
credendo di colpire
l'unico colpevole
di tutti i guai del mondo
e di riconquistare
la pace perduta,
la salvezza.
Stolti!…
Hanno ucciso la compassione
ed i compassionevoli,
quelli veri
questi bastonatori della compassione…
Risorta per risvegliare le coscienze
assopite dalla falsità del potere
aristocratico
ai danni della plebe…
Inutile ai loro occhi,
buona solo per essere sfruttata,
trattata come una razza inferiore,schiavi!…
Non più che animali,senza diritti
e con doveri a non finire,
ai quali tutto è lecito togliere,
anche l'ultimo atto d'amore
dell'essere…
La compassione dell'ultimo respiro.
Stolta la compassione,
magnificenza di nobili intenti,
fraterno amore
che vede ingiustizia
nella disparità,
lode di democrazia sociale.
Giustizia e condanna di ogni tirannia,
esile speranza dell'essere
considerato finalmente importante,
utile…
Non un reietto della società
offeso dalla stessa compassione,
che impietosita dalla miserabilità
coglie opportuna lode.
La compassione
che si approfitta della povertà
togliendogli
anche l'ultimo appiglio di felicità…
La dignità dell'essere
senza la quale la vita diventa vuota,
la parvenza di un'ombra quasi dissolta
nel nulla che avanza
a grandi falcate
forte della compassione interessata
che vede un ritorno positivo d'immagine,
melliflua generosità
per influenzare i media
e prendere di ciò che vuol donare.
Stolta la compassione,
falso amore in nome di buona presenza
e arma a doppio taglio in mani improprie
simili a forbici cestinanti
che offendono la dignità,
costretta a gettarsi
fra le fauci del drago per non perire.
Sacro e profano che si sovrappongono
alla Carità Suprema
e confondono il vero col falso,
l'amore da l'indifferenza…
Ciò che è sincero e caritatevole
e vero spirito di fratellanza.
Quello che non offende la dignità
della compassione
e si fa riconoscere
da l'umiltà di un gesto,
dal timore di essere frainteso
per la sua stessa virtù
che vuole esondare amore
e spargere limo vitale.
Stolta la compassione
e stolti i compassionevoli…
Ma ancora più stolti
i furbi approfittatori
e dissacratori del verbo di Dio
che genera la luce vitale,
la compassione che aiuta
senza l'offesa negli occhi
e l'inganno nel cuore,
la virtù della compassione
che non vuole farsi bella per lode
e che fa dell'umiltà
la più bella virtù
insieme alla generosità del cuore,
quella sincera…
La sincerità di un cuore semplice
ma più ardente
delle stelle di un'intera galassia.
La compassione di San Francesco,
amore che si è fatto verbo universale,
riconosciuto dalla semplicità di un uomo
che ha donato
il suo stesso essere agli altri
per generosità,
altruismo disinteressato,
la sua misericordia,
la sua comprensione
che ha riconosciuto la sobrietà della ragione
e la luce di una coscienza risvegliata
che soffre per le ingiustizie sociali,
per l'arroganza opulenta
che schernisce e bastona la povertà,
la miserabilità e la dignità..
Spogliatosi di tutti i suoi averi,
rinunciando agli agi della vita
per abbracciare quello che amava
oltre il bene di se stesso…
L'uomo e ogni altra forma di esistenza.
Per vivere a contatto con i più disagiati
e soffrire delle loro stesse pene,
per capirne i sentimenti,
le emozioni,per far riconquistar l'autostima
a chi ormai non spera più
e non riconosce la luce del giorno,
dell'oro del sole.
Per uscire da l'ansia e dalla depressione.
Espiando colpe non sue
per il bene di tutti,per cercare
di far rinsavire la ragione
ubriacata dai respiri del denaro e del potere,
in nome di una compassione sincera
che non si fa beffe della dignità altrui…
La compassione di San Francesco.