In quest’umbra landa è ‘l minister mio
ch’aroma serba di intonsa frescura
tracampanili e persone fruscia ‘l Dio,
chesvergognar sa ogni frammento di paura.
Niun turbamento insano niuna balbettante fretta
Tra campi ho quando col velocipede m’aggiro,
Di nuovi casi ebbro di novelli sentieri,
Silente ma costante ausilio dei Carabinieri.
Mai vi sia accader che renda men che quieto
Il perugin paradiso che nome reca di Spoleto
Qui nulla regna di banal od ordinario
Neppur le scacchiche disfide con il commissario.
Son sol finzione il so, ma ‘l Signor che porto è vero
Quel che per tutti brilla dall’inscalfibil croce
S’in te speranza e pace infondo m’en beo
Tuo amorevole e devoto don Matteo.
Poesia