Poesia

tumor traditore

Ammaestrar mi vuoi tra piaghe e urla,
urlante e frusciante celllula traditrice
che con sogghigno in me t’insinui di instancabil burla
qual addentro un triangolo fa una bisettrice?
Alleata ti rinvengo oggi come ieri
a irriverente atteggiarsi d’infermieri
mentre sanza freno compiesi la letal invasione
che del mio viver sta inghiottendo l’ancor giovin canzone.
Tumor tumor fantasma di un infedele inverno
che lento a sospignermi t’industri nell’eterno
in tetra larva mai, sappi, mi lascerai in eredità,
in moglie e figlia mia reco
l’inossidabile e indomabile poter di trascendere
il mio consumarmi e il graffiar della realtà.
Più non m’atterrisce, l’ so, del mio sembiante il mutare,
neppur ora ch’a un sol passo trovommi dal volare
incontro a quell’uran un po’ demiurgo un po’ assassino
in cui troverommi con chi mi ebbe a plasmar bambino.

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