Un bambino non capisce
perchè gli uomini fanno la guerra,
ha paura ma inconsapevolmente
gioca a far la guerra,non sapendo
che la guerra non ha vincitori
ne vinti,ma una patina di dolore
che nessuna lacrima
riesce a cancellare,
che nessuna lacrima può lenire.
Anche l'uomo ha paura di far la guerra
ma continua a farla seguendo pensieri
non suoi dettati dalla predominanza
di pochi singolari sul plurale
della popolazione mondiale…Quei mostri
con la faccia d'orco dei poteri
politico religioso ed economico
che rendono la gente schiava,
legata a filo doppio dalla necessità
di lavorare e di obblighi di pagamento
sempre più pressanti,esosi e ingiusti
in un mondo dove il lavoro è diventato
cosa rara e la speculazione ingrassa
sulla miseria,dove le banche
sono sempre più padrone e decisive
sul destino dell'umanità,dove la dignità
è sempre più calpestata e la morale
qualcosa che esiste solo nei libri
delle favole.
Anche l'uomo ha paura di far la guerra
ma continua a farla seguendo pensieri altrui,
imprigionando così la ragione
dentro sbarre mentali
difficili da abbattere,la stoltezza
lo prende per mano
e con melliflue parole
inganna la sua coscienza.
L'uomo crede di saper il motivo
per il quale offende un altro uomo
con respiri di guerra,di morte
che non conoscono compassione.
Ideali e diritti umani calpestati
ma del dovere par che se ne sian tutti dimenticati,
non ne parla nessuno,
come se fossero afflati di stoltezza
propinati per ingannar l'essere umano.
Ci può esser stato di ragione
ma nulla è più in torto di colui che usa violenza
fisica e psicologica,intimidazione.
Coloro che hanno l'intelletto
imparino ad usarlo insieme al verbo corretto.
Coloro che l'intelletto lo hanno falsato
per mancanza di possibilità di studio
si rifugino nella parola di Dio,
guardino in bocca al saggio,una parola
imparata e detta nel modo corretto
fa di ogni essere un maestro di vita,
un essere perfetto
che prosegue una storia infinita.
Coloro che si apprestano a dare
facciano bene attenzione a non prendere
di ciò che vogliono donare…
Facciano bene attenzione,non c'è più grande
offesa di un dono falso.