Vendere la pelle
per le strade,
o sui muri delle scuole.
E strapparsi l'anima,
nelle sere senza luna,
tra fumi densi
e dolci
e sogni dilaniati,
lasciarsi scivolare
sul selciato,
sciolti
come spuma di birra,
fra bottiglie vuote
e angoli di vita
frantumata.
Giovani inermi,
guerrieri attoniti,
arresi, ormai
ad un vuoto
c'avvinghia.
Dov'è il nulla,
che senza confini
irrompe,
inonda
e morde.
Dov'è la pietra
che ferí?
Da chi fu scagliata
a lapidarvi la vita?
Da chi senza peccato
non era.
Ma restate lì,
senza respiri profondi,
solo una smorfia sul viso,
sedati.
Antonella La Frazia