OGNI RIFERIMENTO A COSE FATTI E PERSONE è PURAMENTE CASUALE.
Il signor Olivier Poussin rivolgendosi al suo segretario disse queste parole. " Signor Grandi si sta facendo tardi,meglio affrettarci altrimenti arriveremo tardi all'appuntamento e a me non piace far aspettare gli ospiti.Fabio Grandi rispose. " Bene
signor Poussin come vuole,andiamo pure. " Quando sentimmo parlare di appuntamento
e anche il nome del gallerista,io e Mauro ci guardammo in faccia come per dire. " Ma saranno i signori coi quali dobbiamo vederci? " Poi pensammo che forse si trattava di una coincidenza e rinunciammo ad approfondire la cosa.Invece erano proprio le persone con le quali dovevamo incontrarci da lì a poco.Arrivati alla Saab 9.000V6,Olivier Poussin dette indicazioni al suo autista per andare al museo Toscanini.
Partirono nell'eleganza e nella finezza seriosa dei personaggi nel savoir fair di persone
colte abituate ai formalismi più ristretti.Olivier era un uomo tutto d'un pezzo,di umanità e bontà immense,da fare invidia al più solidale degli uomini.Proprio così,oltre a essere
ricchissimo il signor Poussin era anche un uomo di grande umanità,un personaggio
stupendo,eccezionale,con un cuore molto grande e aperto,solidale per tutti i problemi
sociali come fame,miseria,salute,razzismo e violenza,specialmente quando venivano
coinvolti direttamente i bambini.Quando vedeva soffrire un infante soffriva lui stesso
come e più intensamente del ragazzo,un nodo gli chiudeva la gola e lo faceva stare
malissimo,fino a fargli venire i crampi allo stomaco e fargli passare l'appetito.Lui stesso non aveva avuto un'infanzia felice,la sua famiglia era di origini povere e nella
sua vita aveva conosciuto fame e freddo,oltre che paura e indifferenza.Suo padre si
chiamava Alain ed era molto brutale e violento,batteva mamma Ines molto spesso,
praticamente tutti i giorni,anche per le cose apparentemente banali,inoltre era un ubriacone incallito e la sera rincasava tardissimo,ancora più violento che mai,e oltre
a mamma Ines troncava dalle botte gratuite anche il piccolo Poussin.Davvero un bel quadretto famigliare,ma purtroppo in tante famiglie,specialmente nelle più misere,scene simili a quei tempi erano all'ordine del giorno.Un dì,Alain che col gioco
d'azzardo aveva fatto debiti a sacchi e anche tanti nemici,venne barbaramente ucciso
in un agguato mentre si trovava a Versailles.Il suo corpo fu trovato parzialmente carbonizzato e orrendamente mutilato,nei giardini del bellissimo e famoso Parco
Reale.Il piccolo Olivier anche se non aveva amato il suo genitore,rimase profondamente scosso da quel tragico evento.Mamma Ines e il piccolo uomo rimasero soli,ma il carattere forte della madre e la tenacia del ragazzo,li aiutarono molto,e pur fra mille difficoltà riuscirono a tirare avanti dignitosamente passando dei momenti molto difficili.Il Piccolo e futuro grande uomo era anche intelligente e
intraprendente,così,con i suoi sacrifici e della santa donna di sua madre riuscì a laurearsi in legge.Divenne un bravissimo avvocato presto ricercato da tutti,la sua fortuna iniziò in questa maniera.Quando anche la sua povera mamma morì,cadde in un profondo stato di prostrazione e per venirne fuori ebbe bisogno di tantissime cure,ma quella più efficace fu quella di dedicarsi anima e corpo al prossimo.Con i soldi guadagnati e la grande versatilità di idee che neanche il più rinomato finanziere si
sarebbe sognato d'avere,costruì il suo impero,la sua favola di uomo ricco onesto buono e benvoluto da tutti.Fece costruire in onore della madre un bellissimo monumento in stile moderno,futuristico,dove anche il suo disgraziato babbo trovò
collocazione con una frase ad effetto incisa sul marmo a caratteri cubitali.
— In fondo non era cattivo,il suo cuore è stato reso duro dalla miseria e dalla malasorte
che lo ha accompagnato tutta la vita non concedendogli un attimo di tregua.Il suo animo era buono,nei pochi momenti di lucidità dall'ebbrezza del vino sapeva anche essere gentile ,un'altra persona nemmeno lontano parente del suo alter ego…
Ciao babbo,veglia su di noi.– Ogni anno Olivier Poussin passava molto denaro ad organizzazioni umanitarie e si recava anche personalmente,a rischio della propria vita
nei posti più impervi e remoti del pianeta,più impensati e ostili a portare sostentamento ed aiuti economici ingenti.
Mentre erano sulla strada che li portava al museo Toscanini,Olivier e il suo segretario
discutevano di affari,quando improvvisamente,in un tratto un po' isolato del tragitto,
il suo autista ebbe una forte emozione,vide qualcosa disteso lungo l'asfalto,agitato si
rivolse al suo principale e al signor Fabio Grandi." Monsieur Poussin,Monsieur Grandi
guardate,sull'asfalto c'è qualcosa,sembra essere la sagoma di un uomo disteso ,inerme come se fosse morto. "I due uomini ebbero un attimo di smarrimento,
ma ritrovarono subito la mente lucida.Il ricco uomo d'affari,col suo cellulare e senza
perdere un attimo di tempo,telefonò subito al 113 e al pronto soccorso avvertendo
di quello che stava accadendo.Arrivati vicino all'uomo scesero dall'auto per prestare
il primo aiuto,si apprestavano a soccorrere il poveretto,quando all'improvviso,l'uomo si alzò schizzando come una molla,armato di pistola intimo ai tre di gettarsi con la pancia a terra,mentre dalla vegetazione circostante uscirono altri 4 briganti,armati anch'essi con pistole di grosso calibro.
OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE