Poesia

Pasqua del Signore

Dall’ora sesta il mondo fu oscurato
fin che alla nona Gesù esclamò a gran voce:
“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
Poi emesso un grido spirò sopr’alla croce.

Allora il velo si squarciò del tempio
in due, dall’alto e fino a tutto il basso.
“Figlio davvero era quest’uomo a Dio!”
Disse il soldato che gli stava a un passo.

Erano quivi pure alcune donne (1)
che da lontano stavano osservando:
quelle da cui Gesù seguito venne
in Galilea ed a Gerusalemme andando.

Fattosi sera, poi ch’era Parasceve (2)
un membro del consiglio, tale Giuseppe (3)
ottenne da Pilato in tempo breve
il corpo crocifisso di cui seppe.

Comprato un panno in lino, fece deporre
Gesù che avvolse e pose nel sepolcro,
dinnanzi alla cui porta ebbe ad apporre
una gran pietra a custodire il corpo.

Trascorso il sabato, appena spuntò il sole
nel primo giorno della settimana
le donne (4) non trovarono il Signore:
era risorto per la Fede umana.

Note:
1) Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo
il Minore e di Giuseppe, Salome ed altre donne.
2) Giorno prima del sabato.
3) Giuseppe d’Arimatea.
4) Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo
e Salome.

La presente poesia è stata scritta dall’autore
con riferimento alla versione del Vangelo
secondo Marco.

Leave a Reply