Mi persi nella visione di un sogno,
un attimo d'eternità
che percorre le strade diafane
di un miraggio che svanisce
con la prima luce dell'alba,
col primo raggio di sole
che bussa discreto alla finestra.
Ero un pastore nomade del deserto,
vagavo nella notte orientandomi
col cielo dipinto di meraviglioso,
d'un manto di stelle ch'era sorriso,
letizia…Coltivavo oasi di verde lucor,
circondato da un tappeto di sabbia d'or.
Quando giunsi 'n riva al mar
m'innamorai di quel turchino ondulante
che si tingeva di blu incontro all'orizzonte.
Gettai i miei panni di nomade pastore
diventando marinaio e pescatore.
Or non vagavo più
col mio cammello 'n carovana
fra le pietre roventi,fra le dune di sabbia
con la mi' calma sovrana.
Vagavo con la mia barca
per isole ricche di meraviglioso,
ricche di vita e un sole gioioso.
La mia casa rimase la reggia sterminata
del re del giorno,l'alcova accogliente
della regina della notte
fino a quando un accento d'allegria
venne a bussar alla mia finestra
portando con se nuova poesia.