La sua gestualità,
esaltava familiarità.
Routine di giornate
di vita svilita,
In un limbo versate
dall'ombra del niente.
L'azione avventata
sfiorava la mano
per l'ultima volta,
la solita porta.
Si spogliava d'affetto,
come il fiore che sfoglia
e muore l'effetto.
Teneva per mano l'ignoto e il presente.
Con avido sguardo,
cercava l'istante di vera passione,
come raggio di sole che non ti appartenga
Così perdeva l'armonia della via,
per un sogno di periferia.