Orribile mostro dal vestito elegante,
linguaggio forbito di lingua tagliente,
falso cuore e oscuro midollo,
perfida anima, di viscere satollo,
il tuo misfatto volgi in altrui fallo,
la tua abiezione muti in ciò che appare bello
ferendo la bellezza col tuo ignobile orpello!
Crei lo scempio ai confini esterni del tuo avere
poiché, con l’inganno, virtuoso vuoi sembrare.
Potere corrotto che crei l’altrui povertà
onde il privilegio sia tua esclusiva realtà!
Potere ostile che prefissi l’altrui ignoranza
per tutelare la tua “sapienza” con arroganza!
Quando menti e inganni col tuo calamistro
l’occhio furbo ti lampeggia sinistro
appena sopra il tuo malvagio ghigno
stampato sul volto arcigno.
Il Iavoro dei “liberi”, è vita e indipendenza
ma tu lo spregi, brami l’umana condiscendenza.
La cultura, tua acerrima nemica
ne privi gli uomini con solerzia cinica!
Lercio potere, vivo tra i morti
poiché vivo tra i vivi mai saresti!
Sostanza maniacale di ricchezza,
bestiale sesso e nefandezza!
Potere di altrui possessione,
padrone di ogni cosa, con ossessione!
Piovra e Idra, orrido groviglio,
connubio di spregevole intruglio!
Potere, mai durevole in eterno,
inevitabile giungerà il tuo Inverno,
perché nessuno, nulla, vivrà mai in eterno
morirai di te stesso, dentro il tuo Inferno…
Poesia