Il vocio dell'estate si consuma
Nelle tregue dell'afa
Dentro fresche cantine fatte d'ombra
Con parole consunte ed usurate
Dette soltanto per sentirsi vivi
In quell'aria sospesa del meriggio
Riconosco i rumori dell'estate
Punteggiati da grida di cicale
Che urlano al mondo la loro sofferenza
Tornano poi le voci a ritrovarsi
La sera, sotto cieli blu cobalto
E distese di stelle senza fine
Il vocio dell'estate
E' il desiderio di non aver confine
Poesia