Tradii me stesso
cambiando la prospettiva orizzontale.
Il grande albero non collimava più
con il telaio dell’infisso
e Il tetto sembrava galleggiare nel limbo
tra il terreno e il cielo.
La gronda conteneva i miei ricordi
accumulati prima della curva
in prossimità del nero buco
che avrebbe inghiottito la mia vita.
Calcolai che mi era rimasto meno tempo
di quello che avevo già vissuto.
La pioggia ricordava tempeste subtropicali
servite insieme a Mojito e Daiquiri
mentre i racconti del vecchio
rapivano ancora i miei sensi
e i velieri lanciati dal maestrale
fendevano ogni singola azione lenitiva.
I pensieri esageratamente numerosi e pesanti
inseguivano il sole caldo del Malecón.
Fu incredibile inseguire i Marlin
solo per vederli saltare
mentre l’orizzonte preparava un tramonto
cercando di non dimenticare nessun colore.
Poesia