Mi offri
a piene mani
la tua bellezza.
La porto
agli occhi
e lascio
che penetri
lentamente
nelle mie fibre.
Quante cose
di me conosci,
fiume che scorre!
No,
non sei tu
che accogliesti
giocosi tuffi infantili,
ma di un'età
matura
hai ascoltato
più gravi pensieri
Senza mai chiedere
nemmeno chi fossi,
hai lenito
i miei lividi,
cicatrici profonde
di un inquieto vivere.
Guardo
la luce
che gioca
a inseguirti.
E la trattengo
dentro me.
Lascio
che mi traversi.
E calmi
col suo silenzio
le mie rapide.
Poesia