Poesia

LUCE DI SPERANZA

Avanzo lentamente, solcando strade in città stinte, aridi deserti,
attorniata d'altri, percependo fatalmente d'esser sola, tra solitudini diverse.
Su passi d'affannante gente smarrita, arranco la salita, con fatica.
Scomparse ormai pianure e pur discese, come per ogni essere pensante,
al quale han tolto molto… tutto… La luce di speranza.
L'umanità s'è persa, tra 'l deserto del domani, oceano di sabbia, fautrice sol del nulla.
L'odore della morte, ch'opprime il cuor e nari,
seguente a cruenta sorte, sì avvallata dal male, crea disperati.
Sanguinaria, ancor grida la belva ancestrale,
ch'ha fame di carne, nonché sete di sangue.
Grida disperse s'elevano al cielo, racchiudenti intrinseche preghiere
rivolte al Padre oppure al Figlio, che taluni, all'inverso, bestemmiano.
Nel seguir ombre sconosciute, calpesto lor orme,
su terra brulla, su cui germoglia unicamente il nulla.
Riecheggian voci lontane, tra fasti passati, echi di gaudio e di risa già udite.
Tremulo, 'l fuoco dell'amor fraterno si consuma,
per spegnersi, a un impercettibile alito di vento o ad un sospiro.
Respiro indifferenza tra rovine,
la brama di potere ha reso l'uomo infame, senza confine alcuno.
In cambio di danaro, baratterebbe tutto, persin la propria madre.
Caduca volontà creder ch'esista un avvenire,
i martiri s'arrendon, senza porre resistenza; prona la vita a reclamar la lotta,
purtroppo pare invana la richiesta, resta sospesa, tra barlumi di paure.
Riarse labbra celano sorrisi, dagli occhi gonfi, 'l pianto scava solchi sulle guance,
la folla delirante chiede pane ed esistenza vera.
Le voci son riunite in un coral brusio sommesso ch'intona un inno,
ch'ha sapor di prospettiva, univoca la voce ch'or s'alza dal deserto.
Nel mentre l'orizzonte s'è imbrunito, Il vento testé alzato spira forte,
disperde or or la sabbia d'apatia, scoprendo ciò ch'aveva sotterrato,
ravviva allor la fiamma di speranza, ineluttabilmente, mai del tutto spenta.

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