Poesia

INCANTO DI NATALE

Piccolo borgo innevato, di luci agghindato,
avvolto nel caldo tepor della notte speciale,
a respirar la dolce atmosfera del Natale,
quale sinonimo d'amore.
Canto d'Angeli, in coro, prorompe dal cielo,
musica celestiale, preludio di malia, melodica sinfonia
suonata da mani affusolate, su arpe celate,
che riempie il cuor che s'apre,
a chi d'ascoltar intende, con trepidazione,
nel favorir la propria fame…quella d'amore.
Tattile emozione che, sol esso, sa donare,
nel ricordar l'umile Infante, che nacque
senza corona e senza trono, ma Re dei re.
L'orme son svanite, in su la via deserta, di candor vestita,
infreddolita dall'aria tal sì gelida, che fa mutar il fiato in nuvoletta,
scosceso il ponticello, sul ruscelletto ghiaccio,
il buon pupazzo, con cappello e sciarpa, sta sopra il ciglio.
In lontananza, riverberi di luci scintillanti e colorate
dall'albero addobbato, nel mentre che s'ammanta,
dacché la neve, lieve, scende ancora.
Fragranze stimolanti s'espandono nell'etere,
finestre accese e luminarie, ghirlande sulle porte.
Son prossimi i rintocchi di campane, a declamar l'Avvento,
fedeli in Chiesa, in attesa di quell'ora in cui Stella Cometa solcò la grotta,
a richiamar pastori e greggi, nel dolce incanto della notte,
la notte senza tempo,
l'incanto di Natale, a riportar, della vita, il vero senso.

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