Quanta fierezza
in quello sguardo pacato
avanti a se ,rigoglioso il suo campo
spighe dorate ondeggiano al fruscio del vento ,
vistosa la toppa ai suoi pantaloni
mio padre ,il suo cacio addenta distratto .
In un pagliaio han trascorso la notte
il creptio lontano i due fratelli ,all'erta li tiene ,
il fuoco ingigantisce le ombre
colpisce in un sorteggio spietato
l'eco di lamenti di chi si sente sconfitto .,
è un'alba stanca felice di riprender colore
triste visione di terra bruciata
spighe annerite in una danza funesta
il maestrale solleva impietoso .
Vicina è la mietitura ,limitrofi terre come agnelli tosati .
Peppe il fratello ,lo guarda accigliato
repentino il suo gesto, della coppola la visiera rialza
gesticola impaziente ,scandisce il tempo
battendo la punta del piede per terra
fremente accoglie la trebbia
Fratelli
Quanto diversi ..
Tanto mancata ,la guida del padre
di madre ,grande sostegno
forte quel vincolo,saldo legame ,che tanto li unisce .
Dura la vita
mai in ginocchio .
Salvato il raccolto ,per sorte ,da un facile rogo .
Buona l'annata ,il futuro di progetti sprona ..
Poesia