Mi firmo PoetaScalzo44
perché mangio il calcare delle strade.
Non sono il poeta dai bei quaderni
e vaste biblioteche.
Poeta é parola assai grande
un nome che si riceve nell'ultimo battesimo
scritto dietro un lastrico di marmo.
Recupero inchiostro dai sassi che sgrattano il mio dito.
No, no, quale poeta!
Io sono scalzo così come venni al mondo.
Ogni tanto plauso lontano e plateali sorrisi
che non danno calore all'anima.
Io sono poeta scalzo
e brucerò ogni riga quando mani vere
sapranno custodire il mio costato.
M'é indigesta la gloria.
Che non si dica che sono un grande,
son infimo e chi é passato accanto al mio spirito
m'ha steso come uno zerbino.
Forse s'avessi decaduti blasoni e virtù sociali
avrei trovato un piatto di minestra.
Insisto ancora, però, a cantare dell'anima
infiniti colori d'infinite sfumature.
TheoJohn
PoetaScalzo44