Poesia

SOAVE CENERENTOLA

Il tulle blu del cielo, dell'abito fatato
donava, alla beltà, l'aspetto principesco,
donava, alla tua grazia, l'inceder da regina.
Malia inverosimile, in cui perdersi,
quella serata strana,
ballando, con le stelle testimoni,
d'un tempo che pareva esser eterno
e il bacio, che mai avresti scordato,
fra le reali braccia
d'un principe che mai avevi conosciuto.
Cristallo trasparente, la magica scarpetta,
perduta sui marmorei, bianchi scalini,
di quel castello senza precedenti.
Fuggisti, ai terribili rintocchi,
misera fine d'un sogno ad occhi aperti.
Tutto finiva a pezzi!
Triste realtà infinita riprese vita
di giorni affaccendati e tutti uguali…
seppur si fosse tinta di speranza.
Tornasti alla dimora che, un dì, ti vide amata,
poi serva, schernita e sottomessa,
di fuliggine coperta, soave Cenerentola,
ch'avevi un cuore pronto a perdonare,
chi tanto male fece,
nel divenir regina…nel divenir felice.
23-01-2016

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