Mio adorato figlio,
che dirti sul foglio
di bianco vestito?
Provo a girarlo
lo filtro alla luce
lo porto alle labbra.
Mi tenta la mano
bucata d’inchiostro
vergare il tuo nome.
Poi mi spaventa
doverlo imbrattare
con tracce di nero.
Così lo dipingo
con versi incolori
intinti nel pianto.
Troverai nella busta
la sua fibra bagnata:
sdraiala al sole!
Mentre si asciuga
raccogli il vapore
speziato d’amore.
Cattelani Luigi.