Batton le chiome i glutei.
Lidia saltella e corre
nel crepuscolo serale,
unico compagno
lo sciabordio del mare,
che l’acque sue non muove
e quasi stagno pare.
Nuda nel corpo
turgida nei seni
braccia e gambe
roteando al vento
armoniosa avanza
quasi in lieve volo
verso il buio immenso
Lidia
simile a puledra
indomita e selvaggia.
Diario Poesia