Una piccola storia. Prima di raccontare questa storia devo fare una premessa. Da tempi remoti,è usanza nei nostri paesi del sud in particolare modo in Calabria, nella notte fra il primo e due di novembre lasciare dopo cena la tavola apparecchiata, si lascia una bottiglia di vino,dei bicchieri, del pane,una bottiglia di acqua,una bella canestra di frutta, uva, mele,noci,o quello che si ha in casa. Non bisogna dimenticare poi tanti dolcetti ,biscotti, caramelle ,cioccolate.
Tutto questo in memoria e per affetto di tutte le persone che ci hanno lasciato, perché si ritiene che in quella notte loro passano da noi per salutarci, quindi noi per dimostrare il nostro affetto e che non ci siamo dimenticati di loro prepariamo la tavola. E’ ancora da dire che si accende anche un lumino per tutta la notte e il giorno. Ebbene avete capito che i dolcetti sono per i bambini. Fatta la premessa vi racconto la storia. Era il primo novembre di qualche anno fa ,era festa . Nel tardi pomeriggio Franca si apprestava a preparare la cena e a disporre poi tutto l’occorrente per la tavola della notte ,quando si accorse che fra tutti gli alimenti che aveva a disposizione non aveva neanche un dolcetto. Subito andò in ansia, come poteva preparare la tavola senza dolcetti e caramelle che piacevano tanto al piccolo Francesco,al suo amato nipotino, che non era più con loro ormai da ben 32 anni, non solo lei ma tutta la famiglia lo ricordava sempre con affetto. Sicuramente doveva fare qualcosa. Di li a poco sentì squillare il telefono, era una sua amica che l’avvisava che sarebbe andata a trovarla. L’amica arrivò e portò in regalo a Franca un bel cesto di uova fresche. Per Franca fu un sollievo subito pensò che poteva fare una bella torta per il piccolo Francesco, e cosi fece. Andata via l’amica si mise all’opera . Lavorando la farina con le uova e i vari ingredienti si sentì felice di aver pensato di fare una torta per il nipotino. Mise la torta in forno. Dopo una mezzora incominciò a vedere che la torta stava venendo su bene. Passati 45 minuti la torta era pronta. Era venuta veramente bene. Orgogliosa della torta si accorse che mai in vita sua aveva fatto una torta così alta e bella, e si che aveva ormai 60 anni e di torte ne aveva fatte tante. Mentre pensava questo si abbassa vicino il forno per aprire lo sportello e tirare via il dolce e poggiarlo sul tavolo. Nel fare questo con una mano quasi accarezza la torta e quello che pensava lo dice a mezza voce “ non ho mai fatto una torta così bella”, dette queste parole dietro il suo orecchio sentì una voce di bambino che le diceva “perché non l’avevi mai fatta per me”.
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