IL MATRIMONIO COMBINATO. Da una storia vera. Nell’estate del 1950,nel paese non si parlava d’altro, e si che le cose solo i protagonisti della vicenda sapevano come si erano svolte. Concetta era la ragazza più bella del paese, faceva girare la testa ai giovani ed anche agli uomini maturi. Quando lei passava per le strade del paese le donne si ingelosivano , e sicuramente tanti litigi fra marito e moglie erano dovuti agli sguardi insistenti degli uomini. I giovani sapevano gli orari della ragazza quando andava alla fontana a riempire gli otri, o quando assieme alla madre e alla zia andava al fiume a lavare la biancheria , cosi non si perdevano il suo passaggio, e si sedevano sui muretti della piazza, o su quelle vecchie sedie del bar della piazza. Concetta era bella sicuramente, ma non dava retta a tutti i suoi pretendenti, lei aveva un solo giovane per la mente,il figlio di un paesano, mercante benestante. Anche il giovane si era i invaghito della ragazza, e i due si incontravano nel retro del negozio nel primo pomeriggio quando tutti andavano a fare il riposo pomeridiano in quelle assolate giornate d’estate. Ma quel giorno qualcuno non dormiva. Era la nonna del giovane che da un po’ di tempo aveva capito cosa succedeva nel retro del negozio, e aspettava il momento giusto per scoprirli e fare scattare lo scandalo, e discreditare la ragazza come una poco di buono. Ma qualcosa frenava la donna dal fare quello che si era proposto, non voleva coinvolgere il nipote, quindi doveva pensare ad un altro modo per allontanare i due, certamente non voleva che il nipote si fidanzasse con quella Concetta, era troppo bella e troppo desiderata dagli uomini,era una ragazza che scatenava pettegolezzi, quindi non poteva diventare la moglie del nipote. Così organizzò tutto un piano, per far partire in una città lontana del nord il nipote. Parlò con il figlio e la nuora che era il caso di mandare Michele (questo era il nome del giovane)a studiare a Milano, così avrebbe portato a termine i suoi studi che rimandava già da tanto tempo. Bisogna precisare che questa nonna era la persona che prendeva tutte le decisioni più importanti per la famiglia e tutti la ascoltavano con timore ed eseguivano ogni sua volontà, era lei che teneva le redini di tutto,ed a lei i paesani
si rivolgevano per poter combinare matrimoni. Cosi Michele partì. La povera Concetta si sentì abbandonata , e già le comari del paese sparlavano di lei,e pensare che si parlava d’amore. Intanto la nonna una volta sistemato Michele, pensò bene che era anche il caso di sistemare Concetta , sicuramente doveva trovare un marito per la ragazza, ed anche lontano dal paese,così nessuno poteva fare altri pettegolezzi sui fatti accaduti. Così la donna attraverso le sue svariate conoscenze prese in considerazione un giovane di una città vicina,ma abbastanza lontana dalla cronaca del paese. Era Salvatore . Figlio di un suo lontano cugino, era la persona giusta,buon lavoratore e serio. Lei pensava di fare il buono ed il cattivo tempo anche degli animi delle persone,ma non sapeva che il destino spesso la fa da padrone. Organizzò l’incontro dei due giovani, presentando naturalmente la ragazza come una sua figlioccia a cui doveva trovare un buon marito,tralasciando qualsiasi considerazione sui pettegolezzi del paese. Ebbene , fra i due giovani già dal primo incontro si stabilì una certa attrazione che si trasformò in grande passione e amore. Concetta lasciò il paese,e di li a poco sposò Salvatore. Ancora dopo tanti anni vivono ancora insieme ,affettuosamente circondati da figli e nipoti. Michele divenne avvocato e non si è mai sposato. In tutti questi anni tornò al paese solo due giorni per i funerali dei genitori , ma no per quello della nonna. Sperperò al gioco e con le donne gran parte del suo patrimonio . Ancora oggi vive con una badante a Milano.
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