Diario Poesia

ANIMA VAGABONDA

ANIMA VAGABONDA
Lascia ch’io beva fonte, nel cavo delle mani ho fretta e già domani sarò di là del monte Fonte: “ Perché non vieni coll’anfora antica
Come le donne giù dalla collina? Perché non resti nella valle amica almeno un poco ?‘ Forse domattina per la tua sete, non troverai niente. Di là dal monte è brulla la contrada nei campi non germoglia la semente e sarai solo tu, il sole e la strada. Ti sovverrai di me e sarò lontana. Se tu mi avrai raccolta nell’orciòlo allora proverai la virtù arcana della mia linfa,allora, allora solo” Amica ho già bevuto a cento fonti in riva al mare azzurro, sorridente di spume bianche… vuoi che ti racconti? C’eran nuvole rosse giù a ponente e vele esili,aguzze,verso il cielo e son partita.Bevvi in mezzo al bosco ed era un’acqua fresca come il gelo. Eran ville e paesi.Non conosco Il loro nome.So che c’era un alto cipresso cupo, un casolare antico un cielo terso del color di smalto, un viale ombroso, un poggio aulente aprico. Lascia ch’io beva fonte nel cavo delle mani ho fretta, e già domani sarò di là dal monte. silviat.

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