Diario

Aristotele esistenzialista

Quando Aristotele distingue le tre "scienze" (teoretiche, pratiche e poietiche) in realtà sta individuando le coordinate esistenziali tipiche della specie umana. Il vettore "contemplativo" della "theoria" esprime l'aspirazione a trascendere i limiti della finitezza fino a inseguire i principi primi del Tutto. Il vettore "attivo" della prassi indica la socialità costitutiva dell'essere umano nella sua dimensione dell'interagire collettivo. Il vettore "demiurgico" delle scienze poietiche esprime la capacità dell'essere umano di dare forma alla materia e mettere ordine nel mondo attraverso l'arte e il lavoro. Siamo di fronte a tre dimensioni strutturale dell'animale simbolico, e la classica divisione aristotelica non ha nulla di aridamente intellettualistico.

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