Negli "Eroici furori" Bruno colloca la mente al vertice delle facoltà conoscitive dell'uomo, e la considera un canale di comunicazione privilegiato tra il soggetto finito, coinvolto nella perenne vicissitudine in cui nascono e muoiono le creature, e la Luce della Mente divina. Sotto questo profilo, la conoscenza rimane anche in Bruno un processo di elevazione mistica verso l'Invisibile finalizzato a ristabilire il legame tra la mente umana e la mente divina. Ecco in che senso si può parlare di "religione" bruniana e persino di un misticismo del Nolano !
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