Il pitagorismo ha trasmesso alla cultura dell'Occidente latino l'idea secondo cui l'ordine del cosmo è imbastito come una grande partitura musicale. Da qui l'idea di una "musica delle sfere", che spesso viene intesa (e fraintesa) in senso strettamente letterale. Pianeti e stelle sono gli strumenti di un'unica grande sinfonia cosmica, la sinfonia che Agostino di Ippona definisce "ordo amoris". E non deve stupire che di questa concezione si ritrovino tracce persino nella riflessione di alcuni padri della meccanica quantistica, basti pensare a Wolfgang Pauli e ai suoi studi sui fondamenti archetipici dell'astronomia di Keplero.
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