Nominare Dio equivale a nominare l’Uno, principio fontale di tutte le cose, afferma Pico del De ente et uno. Ma in questo caso nominare non significa determinare l’essenza, attraversarla con gli strumenti dell’umano intelletto, ingabbiarla nelle maglie del linguaggio umano. “Uno” è il nome che esprime lo sgorgare di tutte le cose dal principio ineffabile che abita in una luce inaccessibile, luce abissale che si sprigiona nel molteplice e variegato darsi degli enti.
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