Doviziose imperfezioni
m'abbracciano ai versi,
armonie d'insulse banalità
adattate al vivere d'ogni dì,
a donar piacere ai miei intenti
e alla mia devozione.
Profili di vecchie meschinità
storie d'antiche infelicità,
spade affilate finemente
a dondolare sul mondo,
relegate al buio dei risvegli
delle albe e dei tramonti,
obliati tra le certezze dei gesti
e dei passi infidi e senza orme,
a rendere all'anima mediocri omaggi
qual vana e inane riconoscenza
.
Cesare Moceo ancora ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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Poesia