Tormenti d'angosce
create apposta
ad andare parimenti
al tempo che scorre,
inducono e conducono
verso altri tempi indefiniti,
futurismi aposteriori
d'ogni anima imberbe
a comporre fresche volontà
trasparenti di pace desiderata.
E ne scrivo l'essenza a modo mio
soffrendone i battiti incessanti,
a confermare in me
la voglia di disquisire
su fatti di vita vissuta;
e in quel mio poetare
restare assiso entro i miei confini
aggrappato agli orli dei miei abissi,
dentro cui s'intravede
il filo di una sottile ironia
che esalta le mie contraddizioni
in quest'incerto presente
che sedimenta e germoglia
in eccelse emozioni,
creando in ogni istante
l'occasione giusta,
il piacere pulsante
d'attese e riscatti
.
Cesare Moceo ancora ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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Poesia