E ti sveli all’alba come d’incanto,
emergi dall’assenza,
dal cuneo cremisi
della pietra angolare,
dal delta della volta,
dall’angolo casuale
della pietraia,
nelle differenze degli eguali,
la direzione accidentale,
l’orbita olivina
di una tela di Magritte.
Quante sequenze
fa il quadro d’aria,
nella cornice accesa
che non spiove,
contorna la coerenza
del Cinema d’Essai,
aggranellate stelle di fiori ottanio.
Thea Matera ©️