Poesia

Il mormorio dell'anima

Nel mio pensare spicciolo

immerso in quell'oscuritá
che nell'Essere odora di allegria

mi alterno a me stesso

vivendo tristezze di crepuscoli immaginati
e felicitá per albe ritrovate

Mi struggo
costretto in questo dualismo d'impaccio

soffrente le pareti soffocanti
di interiorità notturne

che calano improvvise e senza stelle
e m'avvertono ogni volta di lievi brezze di prigionia

mosaici di drammi
che vorrebbero rinchiudere il mio vivere

in tessere d'inerzia

in versi d'accidia che mai scriverò
.
Cesare Moceo eterno ragazzo del 53
poeta di Cefalú Destrierodoc
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