Nei racconti e nelle parabole di Rumi c'è un motivo che torna come una sorta di ritornello. E' idolatra colui che ha occhi solo per il visibile, per la scorza superficiale dei fenomeni, per l'opacità dell'essere. Ma se il visibile diventa trasparente al punto da lasciar passare almeno una traccia dell'Invisibile, ecco che il cerchio dell'idolatria si spezza e si apre la strada al cammino mistico verso l'Assoluto.
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