L’adultera è tornata
dopo il gran ripudio
e siede in casa
nel mezzo della stanza
sconsolata.
Siede come l’ospite
che da lontano arrivi
sconosciuta e stanca.
Forse è la vergogna
forse il pentimento
d’essere tornata.
I bimbi suoi commisera
commisera se stessa
e la trista sorte
in cui s’è avviluppata.
Pregne di odio
ha le sopracciglia
e lacrima non v’è
che ne rinfreschi il viso.
Serra le labbra
serra pure i denti
e bocconi ingoia
di malinconia.
Nel mezzo siede:
nel mezzo della stanza.
Con gli occhi segue
il padre dei suoi figli
che più non ama,
che muto va per casa,
l’adultera tornata,
che bocconi ingoia
di malinconia
ed è pentita d’essere tornata.
Poesia