Poesia

Licata è il mio paese

In mezzo lo stretto di Messina ,
mi ritrovo sul ponte ,
guardo il traghetto scorrere sul mare ,
scorgo i contorni di quella terra tanto amata
sempre più lontana ,rivolgo
il mio ultimo pensiero di saluto alla bell'Italia .
Addio bella altera signora
dai lunghi capelli ramati ,
lascio a te gli anni miei migliori ,se molto
tu mi hai dato di più ho restituito ,
arricchita di belle esperienze
torno alla mia terra con grandi speranze .
Addio bell'Italia ,io torno alla mia Sicilia
ragazza solare e spumeggiante
ricca d'idee e poche iniziative .
Io torno a quella terra ,tormentata da vili e malagenti ,
decantata da dotti e da sapienti .
Addio bell'Italia ,quando illustre è la tua storia
tanto millenaria filosofica è la sua cultura ,
tu scrivi il tuo presente ,lei legge il suo passato .
Io torno alle mie piane ,alle sue zolle brulle ,
alla sua conca d'oro .
Annodati in testa i fazzoletti ,in mezzo a quei filari ,
con la zappa in mano stanno i contadini ,
i cardi potano nei solchi ,
curva la schiena ,imperlata la fronte di sudore ,
il tramonto allieta l'ora del ritorno .
Io torno al mio Mediterraneo ,con la sua spuma bianca ,
che s'infrange sulla playa del Pisciotto e Marianello .
Affacciata ad un terrazzo vedrò spuntare il sole la mattina
riflessi ,alle montagne in fronte che ai petali di un fiore eguaglia
come vecchie comari ,serafiche a braccetto se ne stanno ,
testimoni di storie leggendarie ,corrose
dell'usura del tempo che passa .
Io torno al mio paese ,mai straniera alle sue vie ,
vagando con lo sguardo cerco tra la folla
la presenza di un volto tanto amato.
Io torno ai miei ricordi ,al garrito delle rondini
e il raduno dei picciotti alla piazza del paese .
Io amo le mie tradizioni ,le nenie natalizie
con le ciaramelle suonate da pastori .
Io torno alla terra dei miei avi ,
a quel tumulo ,di monte Capuccini ,
un giorno volgere lo sguardo ,verso l'orizzonte ,
all'infinito mare ,quando giungerà l'eterna pace .

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