Si sveglia il giorno ,dal torpore della notte
ripiglia ,la sua corsa alla buon ora ,
fischia il treno in un unico binario .
Han le spine nei giacigli chi di lavorare ha voglia ,
i parassiti ,poltriscono ,in un letto di rose .
Di caffè dolci e pane s'annusa l'aria
degli odori del mattino
il banco, a scuola aspetta lo scolaro
all'aula impettita si dirige la maestra ,
sostano le ciarliere davanti al cancello
qualcuna si concede la colazione al bar .
A squarciagola le mercanzie bandisce l'ambulante
ai passanti dal passeggino sorride l'infante .
Man mano che passano le ore ,rallenta il via vai .
Come lucertole al sole ,seduti
davanti al circolo del Carmine
allargati in cerchio ,stanno i pensionati
sentenziano gli anziani ,ai loro acciacchi
un guizzo all'erta, il passar di giovani ragazze
illumina di un bagliòr degli occhi
quegli arrugati volti ,alleati da un pensier comune
risveglia il vezzo ,ai lustri della dolce vita
inesorabile ,il tempo ,ostacoli non trova ,
smorzato l'entusiasmo ,il presente li riporta alla ragione
alla donna amata ,da anni a casa che l'aspetta
per gli occhi è quella gioia
una botta di vita
colpo di coda dell'ultima stagione
Poesia