Poesia

PRODIGIO

PRODIGIO

Che prodigio d’antesi
Che esplosione di verde
Che cieli, amata mia!
La primavera rivive
ché il tiepido favonio
nodi di gelo scioglie:
lo dice in allegrezza l’amarilli
che luce cristallino in mezzo al prato,
il rovere occultato
che il sorriso rischiara d’una gemma,
il filo d’erba che esile
ride tra il verde immenso,
quel raggio di sole
che sbriciola cristalli d’argento
nell’acqua di piova.
Trasumanante stagione!
Sono un nulla, e son tutto:
vivo di me partecipe
del vasto rinverdir della natura,
nell'armonia del mondo!

*
Nicola LETIZIA

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