Poesia

NEL SACRAMENTO DEL SILENZIO, N. 50

Rincorro questo senso di pace
sotto il tetto di beatitudini,
ma di una navata laterale

La vita m’ha chiesto una fermata

perciò macino silenzi, a manovella,
come chicchi di caffè tostato
dall’aroma fresco e pungente

tagliente non più di quest’incenso
all’ambra dei monaci di Betlemme

S’allontana questo feretro fiorito
barcollante sulle spalle
e son desto, non è più mio

non mie le ruggini né le croste
non mie le nausee né i disordini
non mie le domande né le risposte

Tutto ho rinchiuso là dentro:
scartoffie e macerie divelte

Non voglio condoglianze né lutti

Ora sì che la vita profuma
di balsami, di benevoli raziocini,
di silenzi sgrassati e zuccherati

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