Poesia

ETERNO PRIMO

La tua maglia numero uno aveva i colori dell'iride.
I colori del Campione dei campioni.
Quando correvi la strada era il tuo feudo,
eri il sovrano assoluto  della corsa.
Quando attaccavi la terra fremeva.
Gli alberi perdevano le foglie e gli uccelli le piume.
Dal cielo scendevano lampi, fulmini e saette.
Tutti sparivano dietro di te.
Nessuno poteva resistere.
Tutti impotenti:
in discesa, in salita, a cronometro e in volata.
Il tuo territorio di caccia preferito
era la Riviera dei fiori.
Sette sigilli. Mai nessuno come te.
La sola strada che sapevi percorrere era quella della vittoria.
Odiavi  il sapore aspro della sconfitta.
Ma eri umano, non un dio.
Sfinito da tante imprese leggendarie,
sulle rampe fatali verso Pra Loup,
il tuo potere granitico si sbriciolò improvviso.
Quel rovinoso 13 luglio 1975
ebbe tristemente fine il periodo d'oro del ciclismo:
il Merckxismo..

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