Il cielo che respiravo, intriso di bianco futuro,
accoglieva la speranza dove aspettavo il tempo
per cullarti nell’abbraccio
dei miei sogni.
Quel cielo ora è sempre li
a cercare quell’emozione di libertà
prigioniero della grandezza dei miei sogni speranzosi.
Quel cielo ormai dipinto di rosso- anima,
arsa al rogo della pazzia,
non sa schiarire i miei sogni lontani.
Quel cielo che s’adombra di fumo
spiega alla mia anima
la ragione di vivere ancora con questa speranza
che morir non vuole .
E questo cielo che si rifiuta di chiudere ferite
che non sanno risanare
lascia vivere ancora questo dolore
per destare l’anima dai sogni.
Sogni che inseguivo per la strada
che dal mare porta alla via maestra
della senilità.
Ma il cielo di un altro tempo
ha rubato i miei sogni
lasciandomi solo dolore e ferite.
E mentre continuo a sognare
sento avvolgermi da una coltre di stanchezza
che diventa sempre più fredda e pesante
assottigliando quella speranza di vivere
con il mio cuore.
Ho perso anche l’anima
Ho perso il mio tempo
Ho perso il mare pur di vivere i miei sogni
ma il cielo,quel cielo saprà dipingersi d’azzurro
e allora ritornerò nei miei sogni
perché non smetterò mai
di essere un
SOGNATORE.
Poesia