Poesia

In una gabbia senza sbarre

La mia precedente vita forse
ha subito evoluzioni negative
che hanno condizionato il mio spirito.
Forse scelsi io il grembo materno
quando nello stato intermedio dello spirito
in evoluzione,consapevole vidi difficoltà
evolutive in negativo bisognose d'illuminazione.
In quell'istante beato mi prefissai il risveglio
della coscienza ma rischiavo,
la coscienza svaniva nel grembo materno.
Come potevo risvegliar la coscienza
ignaro della più piccola scintilla di memoria.
Un piccolo uomo con un grande intento
non ricordava l'obiettivo per cui era nato
volontariamente,per il quale aveva sacrificato
la sua luce chiara e permanente
per una verità bellissima ma torbida impermanente
e assopita…Il progetto di purificazione
fu subito arduo e inconsapevole.
Privo di memoria vivevo nell'indifferenza
e nell'incoscienza,non riuscivo a volar
più in alto dei miei piedi:Le mie vere intenzioni
erano imprigionate in una gabbia senza sbarre
materiali ed ero il stesso a dar vita
a quelle verghe immateriali,eteree…Non rimembravo
il colore della verità assoluta,
pura luce di beatitudine in universi d'amore.
Non rimembravo quello per cui avrei dovuto lottare,
non ricordavo più niente ed ero assolutamente privo
di intelletto spirituale,il mio se era diventato
astratto impalpabile,e per dir la verità non sapevo
neanche che potesse esistere un'essenza immateriale
dentro me stesso.Vivevo nel mondo materiale
nel modo esatto in cui il se va incontro a negazioni
che gli precludono un'evoluzione all'inverso
e il futuro soffrir in una luce fredda…
L'esatto contrario per cui ero voluto essere,
quello che fanno tutte le entità spirituali,
magari anche loro volute incarnarsi nella materia
nascendo nella forma dell'essere umano
per cambiare l'evoluzione negativa
subita nella precedente esistenza e finita nel limbo
delle reincarnazioni bisognose dell'aiuto
di un'entità superiore,dalla luce pura
che non cada nell'oblio del non ricordare.
Ero voluto essere presente in una nuova vita
per modificare gli eventi negativi della mia evoluzione
spirituale,per purificare l'anima dalle imperfezioni
che offuscano la sua luce,ma non sono in grado
di lottare contro coscienze collettive che immaginano
un mondo falso dove il denaro ha più valore
di ogni forma di vita esistente,della dignità,
e non secondo i canoni del nostro pensiero imperfetto
dettato da l'avidità e da afflati di potere
politico religioso ed economico che minano
la libertà e la regola di un'etica morale
che rispecchia il pensiero di Dio,l'amore,
la materia soggetta a gioia e dolore
e a tutte le altre emozioni che vanno dai respiri
d'armonia che inebriano l'aria di tutte le cose belle
che si possono immaginare,alla paura e alla vacuità.
Ero voluto essere e ora sono come tutti,
incosciente in un mondo falso a chiedere l'uguaglianza,
la solidarietà e la libertà per qualcosa d'impermanente
che non è altro che il sostrato di questo mondo
materiale e immateriale fatto di materia lucente
e materia oscura che lega il tutto in un vincolo
indissolubile che mai nessuna energia riuscirà
a spezzare…Un mondo nel quale,noi uomini
presuntuosi arroganti e prepotenti non siamo padroni di niente,
nemmeno del nostro corpo,sempre alla mercè degli eventi,
visto che basta una semplice influenza
per indebolirci,per farci capire che in fondo
non siamo niente di speciale,ma solo un granello di sabbia
nell'immensità dell'infinito,succube del vento solare
che ci fa vagar fra le stelle in cerca di un arenile
nel quale le onde perenni dell'eternità
ci accarezzano delicatamente fra i respiri di salsedine
dell'universo e i baci d'amore di Dio
che ci ricordano che tanti granelli di sabbia
formano un tempio dove la luce pura dell'Altissimo
colora i nostri occhi di sorriso.

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