Diario

Al tempo dei maiali eran sospiri 27

OGNI RIFERIMENTO A COSE FATTI E PERSONE è PURAMENTE CASUALE

Nel centro della stanza c'era un grande e lungo tavolo in massello di noce del
seicento,contornato da 24 sedie sempre in legno di noce e della stessa epoca,
rivestite con pelle nera.Sopra al tavolo si stagliava un bellissimo lampadario,
sempre in legno di noce e gocce di cristallo di Bacarat.Gli appliques alla boiserie
delle pareti erano con lo scheletro in legno di noce rifinito con gocce di cristallo
di Bacarat.Sopra al piano del tavolo c'era un grande centro a merletto di Burano
che ricopriva quasi tutta la superficie…Nel centro,praticamente lungo tutto il
diametro c'erano una lunga fila di vasi cinesi a rappresentare una parvenza di
divisorio.Ai lati del salone c'erano quattro portafiori,uno per lato,in bronzo dorato
e contenenti variopinti e coloratissimi fiori secchi che davano un'ulteriore tocco
d'originalità ed eleganza.
Stavamo seduti di fronte al fantasioso camino muti come pesci,assorti nella
nuvola bianca dei nostri sogni,sollazzati da pensieri leggeri come voli di farfalla
e colorati come arcobaleni,regnava l'estasi interiore,una tranquillità scevra da
ombre inquiete che turbano l'animo,non si percepiva il minimo ronzio di una mosca
nel silenzio solenne che si era creato.L'artistico portone si aprì di nuovo ed apparve
il maggiordomo venuto ad annunciare il padrone di casa…Ci alzammo in segno di
rispetto e col cuore in fibrillazione tumido di una gioia che tutte le notti dell'eternità
non riuscirebbero a oscurare.Poussin ci tese la mano come un raggio di sole
che da sollievo al corpo dopo un lungo e freddo inverno,benvenuto migliore non
potevamo riceverlo,era come se avessimo ricevuto in dono le chiavi del paradiso…
Una stretta di mano vigorosa ci fece capire l'alta considerazione che quel grande signore nutriva nei nostri confronti,e se da una parte eravamo contenti ci sentivamo ugualmente un po' a disagio,non eravamo abituati a simili galanterie e avevamo il
timore di far figure meschine,ma era vano,dovevamo fare solamente noi stessi,il resto
sarebbe venuto da solo.Ricambiammo la considerazione cercando di essere più
galanti possibile,sempre nel limiti del nostro essere,poco avvezzi a certe sciccherie
di bon ton,facemmo ufficialmente conoscenza." Mettetevi comodi vi prego,non vi
fate ingannare dalle apparenze,io sono una persona semplice e per niente avvezzo
a l'uso del galateo,sono una persona umile che viene dal popolo,non un aristocratico
snob che guarda la gente da l'alto al basso con respiri di superiorità,credendosi
chissà chi!…Al tintinnar di un campanello giunsero nuovamente le due bellissime
e giovanissime domestiche,una portava un vassoio d'argento con sopra bicchieri
di cristallo di Boemia,l'altra portava una bottiglia di champagne Don Perignon
racchiuso nell'apposito secchiello refrigerante,sempre in argento:Il maggiordomo
ci servì lo squisito nettare con una classe e una gentilezza da vero professionista
qual'era,prima di ritirarsi in disparte con un inchino.

OGNI RIFERIMENTO A COSE FATTI E PERSONE è PURAMENTE CASUALE

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