Poesia

Parola di re 55

Parola di re!…
La sacra Araba Fenice
morta nel rogo dopo immemore vita
risorgerà dalle stesse sue ceneri nei cieli astrali,
radiosa e colorata dai riflessi di un cristallo puro
come i sentimenti sinceri che emana il vero amore,
mi poserà sulla cuspide dell'obelisco di Heliopolis
dove riposa la nera Benben portatrice di speranza.

Parola di re!…
Parlo di un Mondo bruciato dalle fiamme
causate da armi terribili che colorano la luce col nero della morte,
da l'incoscienza e da l'arroganza di un popolo intelligente che aveva tutto,
ma si è ritrovato nel nulla assoluto che non ha forma ne colore,
che lentamente ha saputo risollevarsi dalla polvere che aveva celato le montagne
per la lungimiranza di alcuni saggi
che hanno avuto il buon senso di salvare le immense conoscenze
acquisite nel corso dei millenni
lasciando dietro al loro passaggio le reminescenze
degli errori cagion di immani disgrazie,fatali per la continuità di un divenire roseo
e risplendente di Grazia Divina,di deschi imbanditi a festa e vacche grasse…
Vedendo in quel disastro respiri di esperienza vissuta che insegnano
a ben comportarsi e non ripetere gli stessi errori,a cogliere
le piccole positività che unite donano grandi speranze,
che non lavano lo strazio e il dolore,ma danno piccole certezze
di un divenire baciato dai rossi barbagli dei tramonti
e dell'incanto di albe colorate con i colori delle favole
che tanto fanno sognar i bambini e la sensibilità
di chi ancor bambino riconosce in essi la gioia di sorsi di vita
che s'illuminano d'immenso nello slendor delle pagine bianche
riempite con la luce della fantasia e di allegre melodie che allietano il cuor…
Vedendo in quel disastro respiri di esperienza vissuta
che danno la speranza di un divenire roseo
nel quale rinverdire i fasti di una civiltà straordinaria che ha acceso la luce del sole.

I deserti causati da l'incoscienza di attimi fatali che hanno intristito l'eternità
cantano ancora requiem alla morte nascosta in ogni granello di sabbia.

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