Ho imparato tanto
Adesso che cerco
Non mi trovo
I sussurri i lamenti
Mi travolgono
Assonnato e paralizzato
La paura mi assale
Reagisco ma fuggo
Sogno da sempre
Quasi per caso
Raggiungo la Venere
Ma è nuda e si disegna
Con colori tenui
Si accorge e scappa
Ma non trova riparo
E io la lascio lì
In attesa di un cenno
Mente e corpo assenti
Superfluo sintomo di disturbo
Pace interiore e presenza
Di catatoniche leggerezze
Profondamente mi addormento
Poesia