Inariditi pensieri
martellano il cuore provato
quasi a fargliene perdere i battiti
e emettere sconsolati guaiti
che ben si accordano
con i rintocchi asciutti del pensare
Vado stantio e smarrito
nel cammino del mio fervore
col fuoco invisibile dell'illusione
a travolgermi in cupe trame
cloni di sensi di colpa
che vanno al di là dell'anima
nel ticchettio del silenzio
a scoprire lo spirito ribelle
che mi rende libero di vivere
Or che le luci son tutte accese
trasfondo questo mio sentire
nell'arguta solerzia
di perseguire vittorie
come raggi di fede
a irradiar la mia strada
d'immortale splendore
e m'avvio tranquillo
per sentieri d'aurore e tramonti
a cercar quel che amo
qual spontanea speranza
emozione e candore
a frenare e calmare gli astrusi tormenti
del mio mondo interiore
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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