È stato triste il mio partire
e gran tormento maritato al pianto
mi diede il treno con il suo fischiare
nella speranza che dentro al cuor celavo
d'esser felice al mio nuovo andare
Io solitario e nel dolore avvinto
a tener testa a questo mio tormento
arrivai al tuo mar di sacre onde
e là sentii l'alma mia vibrar
M'eran compagni di quell'umil viaggio
fede follia paura e occhi bassi
e ancor pensieri di malinconia
E col cuor di ghiaccio e con la mente calda
trovai l'amor e ogni umano abbraccio
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Cesare Moceo destrierodoc @
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