Scrivo
e mi consolo in anticipo
d'ogni speranza delusa
senza intaccarne l'essenza nell'anima
col sospetto certo inciso sulla pelle
d'assistere al lento declino del mio vivere
consapevole della malvagità del destino
di donarmi ciò che mi era dovuto
e per sua stessa volontà
non averlo mai potuto avere
Strategie malinconiche
del riverbero di me stesso
adornate di parole e di versi
a divenire battiti di cuore impavido
nel fervore dei miei domani
E mi ammalo di questo male
senza voler guarire
dalle perversioni interiori
che conducono su strade sconosciute
alla liberazione dell'istinto
della mia diversità
cosparsa di inutili possibilità
e di tantissimo coraggio
ad incitare deliziosi sogni
e travolgenti passioni
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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