Ricordo da piccolino
la miseria d'attorno
saldamente attaccata
a cristiane preghiere.
E sentivo ancor certi "grandi"
soffrire d'amenità,
infangati d'invidia
e di marmorea freddezza,
perché quella povertà
pur negli errori ch'ella ispirava
viveva senza pericoli,
a ringraziare Dio
con intenso fervore,
felice e libera
dagli incomodi di ricchezza
e gaudente di sè
nel profondo dell'anime
pel rispetto che poteva donare
.
Cesare Moceo eterno ragazzo del 53
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Poesia