Tenebre
che m'accarezzate di finte tenerezze
nell'ariditá di voi stesse
accese dal desiderio della necessitá
di farmi sentire inevitabilmente fragile
nel vostro buio
tocchi dolci e amari
che rendono struggente
il dischiudere il cuore
mettendo a nudo i sentimenti
alla mercé di chi con sensibilità
ne vorrà cogliere il nettare
Ma dardi esausti
siete
con le vostre perfidie
nel racconto
del mio tentar di sfuggire
ai dolori di questa vita menzognera
al di là della mia intimità
con le parole e i miei versi
a inventar illusioni
e donarmi lieve speranza
.
Cesare Moceo poeta di Cefalú
Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati