Giro con lo sguardo
nel mio essere assorto
andando a spasso
tra gli orticelli delle altrui serenità
nell'immediatezza delle emozioni
che si stagliano alla mia vista
e con le disgrazie dentro ogni miseria
pronte a riflettere in specchi perversi
i demoni che s'ingegnano ogni giorno
nelle sembianze degli uomini
a respirare i soffi inebrianti
delle malvagità volute
passando dal piacere al terrore
E m'accorgo di prospettive di cuori
tappezzati da volontà mal rasate
i cui margini del poter fare
palesano rozzi tentativi di vita
nell'incapacità con la quale
ognuno di loro
mostra il suo voler desistere
dal disperato sforzo
di perpetuare la speranza
nei duri terreni del vivere
in mezzo a germogli di presunte libertà
E così là
nell'affiorare interiore
di passioni senza ebbrezze
nell'aridità affollata di giardini incolti
si coltivano cavoli amari
e broccoli d'anime senza valore
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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