Giorni,
in cui il moltiplicarsi dei pensieri
nell'aria rafferma della mente,
appare come un puzzle
che nel suo non esser formato,
diviene una forma di vita dissennata
dove,sulla pelle consunta,
ferite rimaste aperte
si mutano in voraci cicatrici
a cercare il loro sole
per un ultimo conforto.
E nell'aridità di quei giorni
che stringe i nodi delle paure,
i sentimenti distonici
dei cuori in subbuglio,
le lacrime sgorganti
dagli occhi arrossati di pianto
e le ansie nelle gocce di sudore
cosparse nel vivere,
soffro ogni ruga del mio viso,
illuso nel piacere d'ogni speranza
.
Cesare Moceo eterno ragazzo del 53
Poeta di Cefalù destrierodoc
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Poesia